Quando si parla di investimenti, la parola obiettivi fa sempre capolino. Gli obiettivi fanno parte del processo di investimento, ma devono essere definiti. Oltre a definirli occorre però avere la giusta mentalità per raggiungerli. Per fare questo occorre metodo e soprattutto costanza.
Cosa sono gli obiettivi e come si raggiungono? Che cosa possiamo fare per raggiungere i nostri obiettivi? Proviamo a scoprirlo insieme.
Più volte ho sottolineato l’importanza di stabilire e definire degli obiettivi. Tuttavia mi sono reso conto parlando con le persone che questo concetto è tanto comprensibile quanto poi rimanere astratto. Quindi mi sono chiesto perchè? E per renderlo più comprensibile ho analizzato la mia esperienza cioè cosa faccio io.
“Se non lo sai spiegare in modo semplice, non l’hai capito abbastanza bene” (Albert Einstein)
Detto in altri termini, se non sai spiegarlo ad un bambino non lo hai capito nemmeno tu.
I bambini offrono continuamente spunti di riflessione e soprattutto educativi. Chi di noi non si ricorda quando era bambino che voleva tutto e subito? È accaduto anche a me e ovviamente continua ad accadere nella mia famiglia.
Ora, dire continuamente ad un bambino “No! La prossima volta!” oppure “Domani!” (prendendolo in giro) piuttosto che “No, costa troppo!” oppure “No! Non ce lo possiamo permettere” è quanto di più frustrante e negativo si possa trasmettere.
Questa cosa va ovviamente gestita per trasmettere ed educare finanziariamente i nostri figli, ma anche noi stessi.
Cosa ho fatto con i miei figli?
Creare la “lista dei desideri”
Gli ho insegnato ad avere una “lista dei desideri” scritta, ovvero un elenco di cose che loro vorrebbero acquistare (obiettivi).
Scrivere i propri desideri, ovvero i propri obiettivi, aiuta la mente a rimanere focalizzati su ciò che vogliamo ottenere.
Se poi oltre che scriverli, riuscissimo a dargli una forma ancora più tangibile sarebbe ancora meglio. Per fare qualche esempio, se uno dei nostri obiettivi fosse quello di andare alle Maldive sarebbe assolutamente più che utile stampare una immagine di quel luogo. Se il nostro obiettivo fosse l’acquisto dell’autovettura dei nostri sogni potrebbe essere comprato il modellino della vettura che desideriamo e tenerlo sulla scrivania.
Perché agire in questo modo ci aiuta? Ma te lo vedi un campione dello sport che entra in scena non convinto, cioè pensando di perdere la sua competizione? Un personaggio storico non convinto delle conquiste fatte?
Non è magia, una profezia che si autoavvera. Il fatto è che se ti concentri sugli aspetti negativi, se ti concentri su un problema e non sulla soluzione è molto più difficile trovare il risultato desiderato. Poi è chiaro che bisogna mettere in moto delle azioni per realizzare i propri obiettivi per cui lo sportivo si deve giocare la gara, mentre se vuoi ottenere i tuoi obiettivi devi investire e risparmiare.
Condizioni per la realizzabità degli obiettivi
Ovviamente, affinché questo lavoro possa produrre gli effetti desiderati devono ricorrere alcune condizioni ovvero l’obiettivo deve avere alcune caratteristiche ed in particolare:
- Concretezza dell’obiettivo. Deve essere un obiettivo concreto, definito e non generico. Per tornare all’esempio della vacanza non basta dire “Voglio andare in vacanza”. Ma bisogna che sia definito il luogo.
- Raggiungibilità dell’obiettivo. Ognuno di noi è in grado di valutare onestamente se un determinato obiettivo può essere alla sua portata o meno. Se voglio acquistare una vettura il cui costo è svariate centinaia di migliaia di euro quando le entrate non sono compatibili con questo obiettivo è evidente che non è raggiungibile. Darsi un obiettivo irraggiungibile potrebbe portare ad una frustrazione dovuta proprio per l’impossibilità di raggiungerlo oltre che farci mollare la presa strada facendo.
- Misurabile. In quanto tempo voglio/posso raggiungerlo? Quanto costa? Quindi definito e misurabile. Lavorare su questo aspetto ci fornisce la dimensione dell’obiettivo. Tenere sotto controllo il lavoro che viene fatto passo passo aiuta a vedere i progressi che si stanno facendo per andare verso la meta.
Raggiungere gli obiettivi è una questione di mentalità
Essere – Fare – Avere
L’obiettivo si concretizza con l’avere. Questa è una cosa semplice da capire. Avere un vettura nuova, avere una vacanza, avere un vestito nuovo.
Quando viene definito l’avere, ci si concentra sul fare. Se l’obiettivo è “avere un corpo perfetto” il fare diventa mettersi a dieta e fare dello sport. La spinta emotiva iniziale è molto forte, ma nella maggior parte dei casi dopo pochissimo tempo si ritorna alle vecchie abitudini senza aver ottenuto alcun risultato. Questo è un esempio sbagliato del “fare” invece di “essere”.
Non è la dieta o lo sport che contano. Quelle sono conseguenze. Se prima non viene fissato chi devi essere le probabilità di successo sono scarse. Se non viene cambiato il pensiero, quindi se non cambia l’essere, il fare e l’avere contano poco o nulla.
Un tennista mediocre con una ottima racchetta rimane sempre un tennista mediocre!
Da un punto di vista degli investimenti comprare delle azioni, obbligazioni, fondi comuni o immobili non cambia la tua situazione se non cambia la mentalità. Se una persona sviluppa una mentalità perdente, rimane perdente. Certamente ci può essere la botta di fortuna, ma per una circostanza fortunata ne troverà 9 sfortunate o perdenti.
Quanto sopra, se ci pensi, fa parte della vita. Tutti si aspettano di cambiare la realtà senza mai prendere in considerazione il fatto che cambiare se stessi è un lavoro molto più proficuo che cercare di cambiare la realtà.
Se parliamo di soldi, quante persone conosci che cercano di “fare” quello che fanno i ricchi ed “avere” quello che i ricchi hanno? Prova a pensare a quanti si indebitano per comprarsi una bella autovettura oppure una casa spaziale…In questo modo per “fare” si finisce in un circolo vizioso dove per mantenere devi guadagnare di più (o spendere di meno, limitando le tue scelte) quando in realtà i benestanti non seguono propriamente questa logica.
Comprare cose che ti fanno sembrare ricco non ti fanno ricco.
Come ho spiegato in un altro post, quello che fanno solitamente i ricchi è di acquistare degli attivi che producono la liquidità necessaria per comprare quello che sono i passivi (una vettura, una casa, un telefono).
Fare per Avere non conduce da nessuna parte se non c’è l’Essere.
Se analizziamo la vita di alcuni sportivi, per esempio, ci si rende conto che tutto ciò che fanno e che hanno parte innanzitutto dal loro essere ovvero dalla loro programmazione di chi vogliono e come vogliono essere. Ciò che fanno e ciò che hanno è una conseguenza.
In tema di investimenti, in generale, chi vuole stare sul “sicuro” si limita a chiedere o ad esprimere la propria volontà su ciò che sta facendo verificando con il proprio interlocutore che sia “sicuro”. Difficilmente si preoccupa di vedere quanto è sicuro (sempre che sia misurabile) l’investimento che sta facendo.
Chi si assume dei rischi invece, è conscio del fatto che nulla di sicuro c’è nella vita e si preoccupa di acquisire informazioni e quindi oltre che chiedere al proprio interlocutore si documenta ed acquisisce informazioni su ciò che sta facendo ovvero impara a gestire “il rischio”.
La nostra parte emotiva: come gestirla
Modi diversi di essere, risultati di avere diversi.
Sviluppare il proprio credo sull’essere aiuta a gestire la parte emotiva.
Per esempio:
- come ti sentirai una volta raggiunto quell’obiettivo?
- Come devi essere per raggiungere quell’obiettivo?
- Che mentalità devi avere?
Ognuno di noi coscientemente o meno pensa di poter gestire razionalmente la parte emotiva. Senza girarci attorno, è praticamente impossibile!! Non dipende semplicemente dal fatto che ognuno di noi è diverso.
Dipende dal fatto che il pensiero emotivo è 24 volte più forte del pensiero razionale. In alcune situazioni questo rapporto può essere addirittura superiore come per le fobie che si manifestano in alcune circostanze.
Il motivo per cui gli obiettivi vanno scritti o se possibile “materializzati” avendoli sempre di fronte è un elemento potentissimo che supporta la parte razionale nei confronti della parte emotiva. Occorre ridurre quel gap di 24 a 1 per portarlo ad un livello più sostenibile. Questo serve per educare la parte emotiva ovvero istintiva (paure, influenze esterne) ad essere funzionale alla parte razionale (obiettivo desiderato).
Quest’ultimo aspetto ci aiuta inoltre a rimanere costanti. Quello che premia nel lungo periodo è la costanza. Detto in altri termini rimanere concentrati e focalizzati sull’obiettivo. Se hai chiaro quello che vuoi sarà anche più chiara la strada da percorrere. A chiunque piacerebbe che qualsiasi evento desiderato si possa manifestare in un attimo.
Chi non vorrebbe investire 1 per ottenere 100 nel più breve tempo possibile? Ma se 100 è il nostro obiettivo e lavoriamo per quell’1 costantemente prima o poi otterremo l’obiettivo desiderato.
Avere chiara questa dinamica ci aiuta inoltre a riequilibrare le sorti del nostro pensiero. La tendenza infatti è quella di sovrastimare ciò che possiamo fare nel breve periodo e sottostimare ciò che possiamo fare ed ottenere su un periodo più ampio.
Tornando all’esempio della palestra se tu hai come obiettivo quello di un fisico da urlo, attraverso l’impeto iniziale speri e ti auguri di raggiungere immediatamente il risultato voluto ma è solo se rimani costante per un lungo periodo che lo otterrai.
Io sono convinto che ognuno di noi ha un potenziale immenso a cui ricorrere. Si tratta semplicemente di cambiare approccio. Anche questo non può avvenire con uno schiocco di dita. Occorre educarsi a qualcosa che non siamo stati abituati a fare. Il suggerimento è quello di partire con obiettivi piccoli in modo da trovare gratificazione e sperimentare che siamo capaci ed abbiamo tutte le potenzialità per farlo.
Se parliamo di risparmio, per esempio, si può iniziare anche solamente con 50€ al mese destinati ad un obiettivo più grande. Come prendi fiducia sulle tue capacità provi ad alzare l’asticella. Tieni in considerazione che possono coesistere più obiettivi di grandezze diverse e tempi diversi. E ricordati che ciò che premia è la costanza! La costanza di rimanere fedeli ad un metodo. La mia consulente Mariangela mi dice sempre “La goccia scava la roccia!”
Se non sai da dove partire, leggi questo articolo
In questo articolo abbiamo visto:
- Cosa è un obiettivo e cosa dobbiamo fare per raggiungerlo.
- Quali caratteristiche che deve avere un obiettivo.
- Quali azioni bisogna compiere per raggiungere un obiettivo.
- La forma mentis da acquisire per lavorare sugli obiettivi.
- L’importanza della costanza per raggiungere i propri obiettivi.
È possibile ottenere degli ottimi risultati, ma “together is better!”